giovedì 23 marzo 2017

L’esercito usa armi modernissime contro il popolo in lotta… L’esercito maoista risponde

L’India è uno dei paesi più poveri al mondo, ma i cui governi spendono di più per l’ammodernamento militare (circa 50 miliardi di dollari nel 2015), soprattutto per la guerra contro “la più grande minaccia interna”, come si espresse l’ex primo ministro Manmohan Singh riferendosi alla guerra popolare diretta dai maoisti, ma anche per l’occupazione militare del Kasmir ecc.; spende così tanto che i mass media parlano, anche per questo paese, di nuova corsa agli armamenti. E negli scontri con l’EGPL dei maoisti questo viene a galla come raccontato dall’articolo che riportiamo sotto.


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Una settimana dopo lo scontro di Sukma, i maoisti rilasciano le fotografie di armi moderne in possesso della CRPF (Central Reserve Police Force – Forze Centrali di Riserva di Polizia)
Una settimana dopo lo scontro di Sukma, in cui sono stati uccis 12 militari della CRPF, il partito maoista ha rilasciato un comunicato stampa che riporta l'immagine di armi moderne che erano in
possesso del personale ucciso della CRPF.
La foto, con la dichiarazione rilasciata dal Comitato di Divisione Sud Bastar del CPI (Maoista), mostrava quattro fucili d’assalto AK-47, sei fucili INSAS (Indian Small Arms System-Sistema indiano di armi leggere), una mitraglietta, uno lanciagranate, due dispositivi senza fili e oltre 1130 cartucce di proiettili portati via dai ribelli.
I maoisti hanno espresso il loro apprezzamento per i loro quadri dell’Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione (PLGA) - il braccio armato dell’organizzazione messa al bando – che ha 'messo in esecuzione' l'attacco durante una manifestazione pubblica, uccidendo dodici soldati (jawans) della CRPF a Sukma l’11 marzo.
Nel frattempo, la polizia del Bastar ha stigmatizzato la nota stampa maoista come 'nient’altro che propaganda'.
La dichiarazione della brigata rossa contiene anche denunce sulle atrocità che le forze di sicurezza commettono contro gli abitanti dei villaggi tribali locali nel Bastar, Chhattisgarh meridionale.
Questo è il terzo importante scontro di questo mese nella zona irrequieta del Bastar. Giovedì, due membri del CPI (Maoista) sono stati uccisi a Narayanpur e l'11 marzo i maoisti armati hanno teso un'imboscata ad una manifestazione pubblica di partito, uccidendo dodici jawans della CRPF in Sukma.
I maoisti sono presenti in almeno 16 dei 27 distretti dello Stato, ma sono più attivi nel sud della regione del Bastar, Stato del Chhattisgarh.

Fonte: http://avaninews.com/article.php?page=1027

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